Hangar Dirigibili

La costruzione fu decisa nell'ambito del programma italiano di difesa aerea italiano e in particolare
fu prediletta la zona per la posizione strategica al centro del Mediterraneo. In particolare durante la prima guerra mondiale la zona fu
particolarmente bersagliata da continui attacchi da parte dei temuti u-boat tedeschi.Limponente opera venne iniziata nel 1917 con lo scopo di concluderne la costruzione e renderla operativa prima possibile,ma quando i lavori furono ultimati la guerra fini e parve che tutti gli sforzi sostenuti fossero stati inutili dal punto di vista strategico-militare. Comunque si passo' alla fase operativa e nei primi mesi del 1920 fu innaugurato il complesso militare che oltre all'hangar era stato dotato di caserme , cucine, officine,lavatoi e abitazioni per gli ufficiali di . Il primo dirigibile che fece la sua apparizione nella zona di Augusta era un modello O.S. da 5000 m3 che volava ad una velocita' di 50 Km/h ad una quota di 150 metri. Alcuni anni dopo l'ingegnere Nobile(famoso in tutto il mondo per le sue transvolate con dirigibile) progetto' un nuovo esemplare N2 da 7000 m3. Il 29/Agosto/1925 il complesso venne visitato dal Re Vittorio Emanuele in occasione di una sua visita alla citta' , negli anni che seguirono per potenziare maggiormente l'azione difensiva nella zona furono iniziati i lavori per la costruzione di un idroscalo nella zona sottostante la collina dell'hangar . Furono costruiti capannoni,officine e magazzini , adibiti all'assistenza della squadriglia di ricognitori e aero-siluranti . La zona riservata per l'ammaraggio era una striscia di mare lunga circa 1200 metri nei pressi dei forti Garcia e Vittoria" . Con l'entrata in guerra da parte dell'Italia la zona di Augusta fu scenario di battaglie aere-navali di eccezzionale durezza,piu' volte la citta' venne bombardata subendo gravissimi danni . Forse non per caso le opere militari ,quali Torre Avalos,i Forti Garcia e Vittoria,il Castello Svevo e l'Hangar con il suo Idroscalo non furono danneggiati dai pesanti bombardamenti. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si pote' capire il perche' gli alleati risparmiarono l'hangar e l'idroscalo.La zona venne usata dalla BOAC ( una compagnia inglese di trasporti aerei) come base per la linea aerea Inghilterra-Italia-Nord Africa. I potenti idrovolanti ammararono per molti anni nella rada megarase trasportando merci e passeggeri , sino al 1958 .L'Hangar e l'idroscalo non videro piu' un solo dirigibile o idrovolante. Per un certo periodo il complesso fu utilizzato come base elicotteri della finanza ,dal momento del trasferimento di questa squadra ad altra destinazione ha inizio per l'hangar la lenta agonia. L'imponente costruzione resiste ancora oggi al tempo, ma necessita di essere salvaguardata e protetta. Per questo e per rivalutare l'opera, e il parco che la ospita, si batte un'associazione: l'Hangar Team Augusta (fonte) il cui sito è www.hangarteam.insw.net/home.html

Foto di Andrea Cimino












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