24 Ago - Primo festival barocco Il Barone D'Astorga

A pochi personaggi può calzare a pennello il motto " Nemo propheta in patria" quanto ad Emanuele Rincon d'Astorga, un genio della musica dalla rocambolesca vita, praticamente sconosciuto nella sua città natale ed anche nella sua nazione, amato ed ancora rappresentato in molti teatri del Nord e dell'Est Europa.
Emanuele d'Astorga nacque ad Augusta il 20 marzo 1680, da nobile famiglia, dimostrò un precoce talento artistico, studiando musica con l'abate Omodei, uno dei più valenti insegnanti e compositori di musica sacra, canonico della Chiesa Madre.
Dopo il tragico sisma che distrusse Augusta nel 1693, il tredicenne D'Astorga si trasferì con la famiglia a Palermo, città nella quale pochi anni dopo rappresentò il suo primo melodramma " La moglie nemica".
Iniziò così non solo la sua sfolgorante carriera artistica ma anche una vita avventurosa, degna di un romanzo, che lo portò a girare per l'Europa, spesso presentandosi sotto le mentite spoglie di un servitore del Barone d'Astorga e componendo per le Corti più illustri del tempo, non a caso Carlo III lo trattenne a Vienna quale Musicista di Corte .
Ritornò nella natia Augusta nel 1715 per prendere possesso del feudo dell'Ogliastro di cui aveva ereditato la baronia, due anni dopo venne eletto senatore di Palermo e nel capoluogo siciliano fu tra i direttori del Teatro S. Cecilia e fondatore dell'Accademia del Gusto.
Dopo questa pausa nella sua regione, ripartì nel 1721 verso Lisbona, da lì proseguì il suo vorticoso girovagare nei teatri e nelle Corti europee; sebbene se ne attesti la morte a Madrid nel 1757, ciò non è da ritenersi un dato certo, nella realtà non si conosce né il luogo né l'anno della sua morte.
Dell'imponente attività artistica del D'Astorga è rimasto non molto: il celeberrimo STABAT MATER composto nel 1707 e giudicato dai critici dell'epoca un capolavoro musicale, il dramma pastorale DAFNI del 1708, molte cantate da camera oltre a varie composizioni musicali.
Nel 330° anniversario della nascita Augusta si è finalmente ricordata di questo suo illustre figlio, dedicandogli un Festival che si auspica possa divenire un appuntamento annuale per riscoprire e far conoscere la figura e l'arte di un illustre concittadino di cui gli augustanesi dovrebbero essere fieri.
L'iniziativa del Festival d'Astorga si deve ad un assessore provinciale augustanese doc quale Nicky Paci ed allo sfolgorante talento del baritono, Terziario Carmelitano, Giovanni Di Mare che dell'evento è il direttore artistico e protagonista di tutte le serate che saranno dedicate al musicista augustanese, nonchè alla sinergica collaborazione dell'amministrazione comunale e del Sindaco Massimo Carrubba.

Assai ricco il programma della manifestazione che si snoderà dal 24 agosto al 19 settembre e che avrà una location di eccezione, fungerà infatti da teatro all'aperto il sagrato della Chiesa Madre che, con la imponente mole tardo barocca del massimo tempio cittadino, diverrà la più suggestiva scenografia delle serate musicali.
Un vivo ringraziamento va all'arciprete Don Gaetano Incardona, che con entusiasmo, ha messo a disposizione l'ampio sagrato della Madrice, incoraggiando e collaborando ad una iniziativa che vede finalmente recuperare una importante parte della storia e della cultura della nostra città.
Domenica 19 settembre l'ultimo appuntamento del festival si svolgerà entro la Chiesa Madre dove Giovanni Di Mare canterà alcuni brani estratti dal celebre Stabat Mater del compositore augustano e verrà eseguita in prima mondiale la " Missa Brevis" del compositoreWiliam Grosso dedicata al genio di D'Astorga.

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