10 Dic 2010 - PROGETTO “Fuori al Guscio”

“TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA”

PREMESSA

Il disturbo generalizzato dello sviluppo è una complessa disabilità dello sviluppo che compare tipicamente durante i primi tre anni di vita. Risultato di un disturbo neurologico che agisce sul funzionamento del cervello, tra i disturbi generalizzati dello sviluppo è presente anche la patologia autistica che stimata essere presente in 1 caso su 1.000 individui. L'autismo è quattro volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine, e non conosce barriere razziali, etniche o sociali. La posizione sociale ed economica della famiglia e il livello di educazione non hanno influenza sulla comparsa dell'autismo.

L'autismo colpisce il normale sviluppo del cervello nelle aree dell'interazione sociale e nelle abilità comunicative. I bambini autistici normalmente hanno difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, nelle interazioni sociali, e nelle attività legate al tempo libero ed al gioco. La malattia rende loro difficile comunicare con gli altri e relazionarsi con il mondo esterno. In alcuni casi, può essere presente un comportamento aggressivo o autolesionista ed esibire ripetuti movimenti del corpo (agitare le mani, dondolarsi …..).

Le domande più ricorrenti riguardano il rapporto che il proprio figlio instaurerà con gli altri.
Sarà accettato così com’è?
Gli altri bambini giocheranno con lui?
Riuscirà ad integrarsi nonostante i comportamenti bizzarri?
Potrà mai divertirsi con altri bambini?
Potrà imparare uno sport come gli altri?

È proprio in questo contesto che si inserisce il progetto di ricerca “Terapia Multisistemica in acqua”” che ha l’intento di livellare l’immenso divario che c’è tra “patologia” e “normalità”, dando così alle famiglie dei bambini affetti da tali patologie un valido strumento per poter integrare il proprio figlio.


Sebbene non ci sia una cura per questa patologia, un trattamento appropriato può favorire uno sviluppo relativamente normale e ridurre i comportamenti indesiderati e socialmente non condivisi.

All’interno di questo progetto si sperimenteranno i benefici della Terapia Multisistemica in Acqua (T.M.A.). Questo tipo di terapia nasce nel 2001 sponsorizzato da diverse associazioni di genitori di bambini autistici grazie alla collaborazione di varie figure professionali che unitesi hanno dato il via ad attività terapeutiche in acqua e hanno strutturato un intervento con i soggetti con disturbo artistico.

In progetto sarà attuato, in primis, con degli incontri singoli con le famiglie per far emergere le loro esigenze e problemi; successivamente grazie ad un’osservazione diretta del bambino/ragazzo, emergeranno le sue potenzialità, attitudini ed esigenze. Dopo un’attenta osservazione ed un verifica delle capacità individuali, grazie anche ai colloqui e alle schede valutative, ogni singolo bambino sarà indirizzato e supervisionato costantemente nella attività natatoria.

Con il nuoto e la T.M.A., si porteranno fuori dall’ambiente scolastico e riabilitativo le esigenze del bambino ed anche della famiglia.


UTENZA COINVOLTA

• PREADOLESCENTI E ADOLESCENTI affetti da patologia autistica e con
disturbi relazionali e della comunicazione

• GENITORI DI TALI SOGGETTI



OBIETTIVI

Con le attività natatorie il bambino si ritroverà in un ambiente diverso in grado di accettarlo e di capirlo. Si tenderà a:

 Aumentare il contatto esterno con il gruppo dei pari

 Instaurare una relazione di fiducia e stima in acqua

 Creare in una situazione di gioco e di rilassamento dei momenti di scambi relazionali al fine di modificare il comportamento problema

 Diminuire i comportamenti stereotipati

 Cercare di contenere l’aggressività

 Favorire il contatto corporeo

 Acquisire capacità imitative

 Acquisire sequenze comportamentali

 Migliorare la capacità di orientare lo sguardo

 Migliorare la capacità di indicare

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