Le Riserve Naturali

L’itinerario naturalistico della provincia di Siracusa comincia dalla riserva del Ciane-Saline, alle porte della città. E’ gestita dal 1984 dalla Provincia regionale ed è stata istituita per rivitalizzare e proteggere il papiro, pianta acquatica di origine egiziana , forse introdotta in zona già nel III secolo a.C., del quale lungo le rive del fiume cresce la più grande colonia in Europa. Di grande suggestione la fonte del fiume Ciane, una polla d’acqua profondissima, caratterizzata dal colore azzurro che da il nome al corso d’acqua, circondata dal
verde dei papiri e delle altre piante acquatiche. Il fiume Ciane può essere risalito dalla foce con le barche a remi. Un percorso che ha incantato numerosi viaggiatori dal XVII secolo sino ad oggi.
Ad una quarantina di chilometri a Sud di Siracusa la Riserva naturale orientata ed oasi faunistica di Vendicari in territorio di Noto, presenta ambienti diversi: un litorale sabbioso caratterizzato da una serie di dune, un tratto roccioso ed una parte comprendente alcuni acquitrini salmastri che costituiscono una delle zone umide più belle ed integre della Sicilia. La riserva, gestita dall’Ispettorato ripartimentale delle foreste della Regione siciliana, è soprattutto una stazione di sosta per gli uccelli migratori, tra cui fenicotteri, aironi, gru, pellicani, anatre. Sono 200 le specie sino ad oggi osservate.
A pochi chilometri da Avola la Riserva di Cava Grande del Cassibile è un canyon profondo in media 250 metri che si inoltra per 10 chilometri nel tavolato degli Iblei. Lungo le pareti rocciose dell’ultimo tratto una necropoli con 2000 tombe a grotticella del XI-IX secolo a.C. costituenti la necropoli del Cassibile. Ai margini del fiume, che scorre creando una serie di laghetti intervallati da cascatelle, crescono i platani orientali, altrove quasi del tutto scomparsi. A Cava grande si arriva da Avola Antica, da dove si snoda un sentiero che porta sino in fondo alla gola in un percorso da trekking non molto spinto.
All’estremo limite sudorientale della Sicilia, l’isola di Capo Passero è una riserva naturale gestita dall’Ente fauna siciliana. Lunga quasi un chilometro e mezzo, ha un’ampia spiaggia e un lungo litorale roccioso. Sulla sua superficie, dominata da una fortificazione del XVII secolo, crescono interessanti specie vegetali.
Area di vastissimo interesse archeologico, geologico e botanico è la riserva di Pantalica e della Valle dell’Anapo, gestita dall’Ispettorato alle foreste, compresa nei territori di Ferla, Sortino, Cassaro e Buscemi. Altre aree del territorio, inserite nel Piano regionale delle riserve, attendono l’emanazione dei decreti istitutivi. Si tratta del complesso speleologico di Sant’Alfano, a Villasmundo; la grotta Palombara, vicino Belvedere; la grotta Monello, in contrada Perciata di Siracusa, di notevole importanza per il ricco decoro di stalattiti e stalagmiti; le Saline di Priolo, dove sverna avifauna migratrice; l’Isola delle Correnti, a Sud di Portopalo. Di interesse anche le zone del boschi Santa Maria e Pisano, a Buccheri, di Baulì, a Palazzolo; i pantani Longarini e Morghella a Pachino, il biviere di Lentini e i Monti Climiti, già sottoposti a vincolo dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Siracusa.

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