Storia di Augusta

Augusta nasce nel XIII sec. per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia nel quadro di un ampio progetto militare volto a potenziare ed a rafforzare le zone più deboli del suo regno. La fondazione della città avvenne tra il 1229 ed il 1234, ma una recente ipotesi la sposta al 1239. Si presume che la zona fosse già abitata: Rocco Pirri scrive che nel 1219, prima che sorgesse la città, frate Reginaldo D’Orleans, compagno di S. Domenico, vi fondò un Hospitium per i religiosi e i pellegrini, cosa che starebbe a dimostrare la presenza dio un nucleo abitato, seppur modesto.


Per popolare il borgo medievale vi venne condotta una prima colonia formata dagli abitanti ribelli di Centurie, Montalbano e da alcune famiglie catanesi. A sottolineare l’importanza dell’insediamento nel 1234 augusta partecipa al parlamento di Lentini ricevendo il titolo di “URBS REGALIS AUGUSTA VENERANDA FIDELIS” e, cinque anni dopo, nel maggio 1239, il porto della città fu abilitato all’esportazione di grano e di altre merci, privilegio fino a quel momento riservato in Sicilia a Palermo, Messina e Catania.

Il castello, progettato dall’architetto Riccardo da Lentini, fu portato a termine il 1242. A difesa dell’abitato venne costruita una cinta muraria di cui non si conosce l’estensione che, tuttavia, doveva essere insufficiente per la difesa stando alle considerazioni che il Muntaner, un cronista medievale, faceva riguardo alle condizioni delle città nel 1287.
Nella seconda metà del duecento Augusta fu assoggettata per molti anni agli angioini, che la conquistarono dopo averla assediata nel 1269 e la loro dominazione si concluse nel 1282.

I primi anni della dominazione aragonese ad Augusta furono funestati dalla breve conquista della città da parte dei francesi che, vedendola sguarnita, la attaccarono il 1° maggio 1287, suscitando la repentina risposta spagnola. Infatti l’ammiraglio Ruggero di Lauria, dopo aver riarmato la flotta in sei giorni, riuscì a riprendere la città alla fine di un assedio durato quaranta giorni (metà maggio-23 giugno 1287). Nel 1326 la città, dopo essere stata elevata a contea, fu assegnata a Guglielmo Raimondo II di Moncada.

L’avvento del nuovo secolo vide Augusta tornare ad essere proprietà demaniale di quanto il re Martino I nel 1407 la tolse a Matteo II Moncada, al quale diede in cambio la contea di Caltanissetta. Ma il passaggio al demanio fu breve in quanto dieci anni dopo la città ritornò ad essere feudale per circa un secolo, dopodiché dal 1567 passo definitivamente al demanio.

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