19 Dic - Presentazione Libro

Venerdì 19 dicembre alle ore 18.30 presso i locali dell’Università Popolare di Augusta “Giovanna d’Aragona” siti in via Roma 33, sarà presentato il libro di Dario Ricciardo dal titolo “Ragioniamo per assurdo”. L’evento culturale è patrocinato dal Comune di Augusta, Assessorato alle Politiche Culturali. E’ un’altra delle manifestazione organizzate dall’Università Popolare di Augusta presieduta da Raimondo Raimondi, un evento che è occasione d’incontro tra tutti coloro che ostinatamente credono nella rinascita culturale di questa città. 
Il libro presentato, edito da Giulio Perrone, editore in Roma, è l’ultima fatica letteraria del giovane scrittore Dario Ricciardo, nato a Palermo nel 1973, laureato in Economia e da sempre interessato alla letteratura. L’anno scorso è stato il vincitore della terza edizione del concorso letterario nazionale “Ioscrivo-Sezione racconto breve”, col racconto “Grida”. Il libro raccoglie 23 racconti sul tema del surreale e dell’assurdo e presenta in copertina un dipinto della nota pittrice augustana Pinina Podestà.
Introdotta dal presidente dell’Università Popolare di Augusta “Giovanna d’Aragona”, dottor Raimondo Raimondi, la serata vedrà, oltre l’intervento dell’autore, la presentazione critica della dottoressa Daniela Domenici e la lettura di alcuni brani del libro ad opera della nota attrice toscana, ma trapiantata a Siracusa, Lalla Bruschi.
Alcuni dipinti di Pinina Podestà faranno da cornice scenografica all’evento culturale.

1 commento:

Andrea ha detto...

Nei locali della neonata “Università Popolare di Augusta” che ha sede in via Roma 33 ha avuto luogo un evento , la prima presentazione di un libro, che speriamo possa ripetersi nel tempo perché questa associazione si pone come scopo precipuo e primario la diffusione della cultura in tutte le sue forme, dai corsi pluritematici alle mostre d’arte, dalle serate a tema all’ascolto di vari generi di musica. Ieri sera abbiamo ospitato un giovane autore di Palermo, DARIO RICCIARDO, che ha scritto una raccolta di 23 raccontini a cui ha dato il titolo di “RAGIONIAMO PER ASSURDO”, edito dalla Giulio Perrone Editore. Ha introdotto la serata il presidente della suddetta Università, Raimondo Raimondi, che ha evidenziato, con ammirabile precisione, le tematiche, a suo parere, salienti di questa raccolta, ha voluto leggere, a titolo esemplificativo, l’ultimo dei racconti e ha ringraziato sia l’attrice siracusana di origine toscana Lalla Bruschi che ha letto poi, nel corso della serata, con il suo inconfondibile pathos interpretativo, tre dei racconti di Dario Ricciardo, che la bravissima pittrice surrealista augustana Pinina Podestà, un quadro della quale, “L’uomo dalle suole di vento”, è stato scelto da Dario come copertina del suo libro. Dopo la prolusione di Raimondi ha preso la parola la sottoscritta che ha prima “rotto il ghiaccio” invitando il pubblico a fare gli auguri di buon onomastico allo scrittore dato che era san Dario, ha poi porto le scuse a suo nome per i pochi ma antipatici errori tipografici che troveranno nelle pagine del suo libro sottolineando che non sono da addebitare a lui ma all’editore che ha pubblicato il primo “file” inviatogli, non ancora corretto, invece del più recente con le giuste correzioni. La sottoscritta ha poi evidenziato il “leitmotiv” di questa raccolta: l’assurdità che c’è in molti dei nostri atteggiamenti, comportamenti, ragionamenti e che troviamo anche nel titolo del libro. Quante volte a scuola l’insegnante di matematica, quando ci doveva spiegare qualche teorema o qualche formula, iniziava dicendo “ragioniamo per assurdo” e poi snocciolava la spiegazione. Se poniamo attenzione un attimo ci rendiamo conto che questa frase contiene un ossimoro, una contraddizione nei termini: se una cosa è assurda, non ha logica, come si può ragionarci sopra? Dobbiamo solo accettarla per dogma, per dato di fatto. Ognuno di questi racconti è incentrato su una particolare “assurdità” del protagonista, all’apparenza normalissimo/a ma che cela fobie, manie, paranoie, dolori dietro la facciata del suo vivere quotidiano. Quante volte, senza rendercene conto, ci è capitato, per esempio, di assistere o di essere stati protagonisti di dialoghi che non hanno un filo logico, con voli pindarici da un argomento all’altro, o di parlare e non essere minimamente ascoltati come se fossimo trasparenti o la nostra voce non si udisse. Un altro elemento che ci ha particolarmente colpito, leggendo questo libro, è il finale assolutamente imprevedibile e spiazzante di alcuni dei racconti che lascia attoniti a chiedersi se in effetti, da qualche accenno, avevamo intuito che sarebbe andato a finire così, un escamotage tipico degli scrittori di libri gialli che il nostro autore sa utilizzare perfettamente. Altro elemento che caratterizza la maggior parte di questi racconti è a solitudine di quasi tutti i protagonisti, dolorosa, infinita, ineluttabile; viene descritta così intimamente e perfettamente che sembra quasi che l’autore l’abbia vissuta in prima persona ma, pur non avendone provato più di quanto non sia comune a tutti, è stato il suo modo di "sentirla" che lo ha portato con l'immaginazione ad esasperarla, come un granello di sabbia visto con la lente di ingrandimento, lente che potrebbe essere il suo modo di sentire. Insieme alla solitudine l’altro elemento caratterizzante di questi racconti è il dolore, sia fisico che psicologico, che sperimentano tutti i protagonisti sotto varie forme, un dolore che attanaglia, che dà angoscia a chi legge ed anche per questo sentimento vale quanto detto poco sopra per la solitudine: la lente di ingrandimento per esasperarlo. Per concludere dobbiamo purtroppo dirvi l’unico elemento non positivo della serata: la scarsa affluenza di pubblico dovuta sicuramente sia al periodo di festività in cui si accavallano molteplici eventi mondani e si pone la scelta tra quelli a cui partecipare sia alla novità dell’evento culturale che ha bisogno di essere “metabolizzato” e apprezzato dalla cittadinanza di Augusta.

daniela domenici